giovedì 30 luglio 2009
Meno male che Silvio c'è...Il presidente fa su e giù
mercoledì 29 luglio 2009
Ruba un filone di pane e finisce dentro
giovedì 23 luglio 2009
Berlusconi dixit
Allora quello che palpa il culo alle signore in pubblico, urla e si sbraccia ai meeting internazionali, fa le corna nelle foto ufficiali, racconta barzellette oscene e razziste, va in giro con ridicole bandane, offende il primo ministro tedesco e finlandese, vuole andare a salutare il papà dei fratelli Cervi e cita Romolo e Remolo non è lui, è il suo gemello pazzo....
giovedì 16 luglio 2009
Per non dimenticare... Strage di Via d'Amelio, 19 luglio 1992
Chi ha cominciato (Leonardo Sciascia: I professionisti dell'antimafia.. ma Sciascia quanto e come fu pagato per questo articolo?)
Toh! Chi si risente: Il professionista prezzolato!
Diffamò Caselli e i p.m. di Palermo
Sgarbi Condannare Caselli e riabilitare Andreotti
Intervista a Salvatore Borsellino sky tg24 17 luglio 2009
(Salvatore Borsellino nomina Bruno Contrada....)
Le numerose versioni del tenente colonnello dei cc Giovanni Arcangioli sulla valigetta di Paolo Borsellino e la sparizione dell'agenda rossa..(nella foto l'allora capitano dei cc con in mano la valigetta di Paolo Borsellino pochi attimi dopo l'attentato si allontanta in direzione di Via dell'Autonomia Siciliana) (vedi articolo al link antimafia 2000)
Vittorio Sgarbi (da Wikipedia): Il 7 aprile 1995 legge al TG5 una lettera sui «veri colpevoli» dell'assassinio di don Pino Puglisi, senza rivelare le generalità dell'autore e attribuendola ad un sedicente amico del sacerdote assassinato; la missiva accusava il procuratore Giancarlo Caselli di essere il mandante dell'omicidio e Leoluca Orlando e Michele Santoro di esserne gli esecutori materiali. Secondo quanto riportato da Marco Travaglio, Caselli in vita sua non conobbe mai don Puglisi;in virtù di ciò Sgarbi fu condannato per diffamazione in primo e secondo grado (intervenuta la prescrizione prima della sentenza di Cassazione).
p.s.: e man mano che li trovo aggiungerò dei mattoni a questo muro della vergogna
Attraverso lo Specchio: Il mondo alla rovescia
Non capisco cosa vuoi dire a proposito della 'tua' strada, disse la Regina: “qui tutte le strade sono mie”
“Questo ve l'ho detto tre volte, e perciò è vero”.
"Se viceversa," continuò Tweedledee, "così fosse, potrebbe essere; e se così non fosse, sarebbe; ma dato che non è, non si dà. È logico."
Nell’Italia attraverso lo specchio il cattivo giornalista è colui che pone la domanda “scomoda”, che assolve al suo compito di watchdog del potere
L’ennesimo favore fatto dal governo agli evasori e ai ladri con il nuovo condono viene stigmatizzato in conferenza stampa da un giornalista che incalza Tremonti sulla contraddizione fra lo scudo fiscale per i capitali illecitamente esportati all’estero e la dichiarazione di intenti sull'eticità della finanza manifestata al G8 .
E si guadagna sul campo la qualifica di Testa di Cazzo che, visto da quest'altra parte dello specchio, è un’onorificenza, una medaglia al valore del giornalismo!
E naturalmente il testa di cazzo non è italiano (e ti pareva!).Mi piacerebbe segnalarlo per una medaglia di Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Testa di Cazzo al Merito del giornalismo.
martedì 14 luglio 2009
14 luglio Presa della Bastiglia
venerdì 10 luglio 2009
ritagli fondi e cascami dalle news
giovedì 9 luglio 2009
Un augurio a Berlusconi
mercoledì 8 luglio 2009
Una firmetta al giorno contro il governo Berlusconi, servirà a togliercelo dai coglioni?
Richiesta di revoca del titolo di Cavaliere a Berlusconi (link)
L’appello di un prete ai cattolici: “Impediamo l’incontro tra Ratzinger e Berlusconi”(link)
Una firmetta?
p.s.: Io sto firmando tutto, ci fosse un appello per costringere Berlusconi a girare senza cerone e ritocco pilifero firmerei pure quello....
martedì 7 luglio 2009
lunedì 6 luglio 2009
La maledizione del Tiepolo imbraghettato si abbatte su SB?
E se fosse invece la vendetta del Tiepolo? (Tiè!)
domenica 5 luglio 2009
Mamma quanto sò strani stì portoghesi...
indirizzato a un deputato dell'opposizione durante un dibattito in parlamento, il ministro dell'economia portoghese Manuel Pinho ha rassegnato le dimissioni.....
Ma che popolo di moralisti bacchettoni e privi di sense of humor questi portoghesi! Dovrebbero mandare i propri onorevoli in vacanza in Italia ad apprendere le sapide teniche dei nostri parlamentari per esprimere l' italico ottimismo e la nostra joie de vivre!
Nelle foto sopra un esempio di come i ns simpatici parlamentari oltre a lavorare duramente per il bene del paese si concedano anche degli allegri momenti conviviali per festeggiare e fare magari uno spuntino informale, fregandosene delle vetuste e sorpassate regole dell'etichetta
Ancora due allegri momenti nella vita del ns parlamento dove un gesto omologo a quello del ministro portoghese seguito da un beneaugurante sputazzo nei confronti dell'avversario (sotto mentre si accascia per l'emozione) portò all'espulsione per indegnità dello sputazzato (vedi come siamo diversi noi dai portoghesi...) dal partito per non aver reagito con la necessaria dose di autoironia
E ancora l'on. Santanchè saluta birichina gli studenti che protestano davanti Montecitorio
E potevamo mai concludere senza due immagini di colui che rappresenta al meglio tutta l'italianità col suo spirito goliardico di eterno ragazzo e che ci riempe di giusto orgoglio di fronte al mondo intero? (No, che non potevamo. Portoghesi, rosicate, eh?)
p.s.: Qualcuno mi sa spiegare come c...o si fa a mettere le foto secondo un ordine stabilito su sta c.. di piattaforma di blogger? Ne metto una a dx e una a sx e nell'anteprima sembra tutto ok poi quando pubblico il post si allineano come c .. gli pare?
sabato 4 luglio 2009
4 Luglio, Independence Day
Se nel Pd per citare il Crisafulli ("Il mio concetto di legalità", ha detto una volta Crisafulli a Francesco Forgione, deputato di Rifondazione, "è più elastico del tuo") il concetto di eticità fosse meno elastico forse ci sarebbe una sinistra che fa opposizione invece di cercare l'intrallazzo o inciucio.
di don Paolo Farinella
Come cittadino, come prete e come presidente dell’Associazione “Massoero 2000” di Genova che si occupa di senza fissa dimora, dichiaro la mia totale e ferma obiezione di coscienza allo scellerato decreto dell’ignobile governo italiano, proseguendo la dichiarazione di ieri.
Parte Seconda: La commedia
Genova, 4 luglio 2009. – Parola di Dio! No, della Cei! Anzi del Vaticano! Venghino, signore e signori, la commedia è cominciata. A decreto appena sfornato, ancora caldo e fumante, il responsabile vaticano dei Migrantes osa dire che il decreto «porterà molto dolore»; gli fa eco la Cei che parla a più voci: «Sull’immigrazione non basta l’ordine pubblico ma servono anche politiche volte a favorire l’integra-zione». Il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei afferma che «di fronte al fenomeno complesso dell’immigrazione, è evidente che una risposta dettata dalle sole esigenze di ordine pubblico - che è comunque necessario garantire in un corretto rapporto tra diritti e doveri - risulta insufficiente'».
Non è il massimo che dovrebbero dire due istituzioni religiose, ma anche un buffetto dato al momento giusto, è significativo e meglio di niente. Le parole fragili e timide erano ancora in aria e non si erano depositate in terra, che come uno sputo a tradimento arriva la dichiarazione ufficiale del portavoce vaticano, Padre Federico Lombardi: «Il Vaticano come tale non ha detto niente sul decreto sicurezza approvato dal governo italiano. Ha parlato monsignor Marchetto [Ufficio Migrantes del Vaticano], ma non mi consta che il Vaticano in quanto tale abbia preso posizione». A noi consta, consta!
Il Vaticano non ha detto niente, non ha preso posizione e il suo niente ha la potenza dirompente della parola esplicita: il governo è al sicuro, Bossi può discettare sui preti che parlano ma non contano niente e Maroni fa spallucce a quelle che definisce «liturgie», cioè rituali vuoti e inutili. Non si è fatto attendere l’esimio fascista La Russa, nonché ministro della Difesa, che, grato pose: «Siamo lieti della precisazione del Vaticano, che mette in rilievo la differenza tra un giudizio, legittimo, di monsignor Marchetto e quello del Vaticano». Obiettivo raggiunto, come si conviene tra compari.
Come volèvasi dimostrare, il cerchio ora è quadrato. Speravamo di ascoltare dal portavoce del papa parole semplici, antiche, parole dal sapore evangelico come «voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù» (Ef 2, 19). Oppure, se ancora il papa e la sua corte non fossero arrivati al Nuovo Testamento, le parole dell’Antico: «perché il Signore vostro Dio … [è] il Dio grande, forte e terribile che non usa parzialità e non accetta regali, rende giustizia all’orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito. Amate dunque il forestiero, perché anche voi foste forestieri nella terra d’Egitto» (Dt 10,17-19) a cui fa eco il Cronista: «nell’agire, badate che nel Signore, nostro Dio, non c’è nessuna iniquità: egli non ha preferenze personali e non accetta regali [= non si lascia corrompere con regali]» (2Cr 19,17).
Abbiamo sentito solo voci di diplomazia da tornaconto, di ossequio servile, di eresia e di apostasia dalle quali prendo le distanze in modo netto e senza paura delle conseguenze. Io, Paolo Farinella prete mi dichiaro «obiettore di coscienza» al decreto 733-B/2009 e al Vaticano che non riconosco come mio Stato e che non mi rappresenta come prete della Chiesa Cattolica, apostolica e universale. Anzi, lo considero una maledizione di Dio sull’intera Chiesa e prego che sprofondi negli abissi della Gehènna.
Avevo facilmente previsto che l’inasprimento del 41-bis nei confronti dei mafiosi, sarebbe servito come foglia di fico per accreditare un governo screditato come tutore di legalità. Le cronache confermano e il diritto è affossato. Di seguito un breve ripasso della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo (Onu, 10-12-1948) sottoscritta dall’Italia quando era uno Stato di Diritto:
«Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti» (art. 1). «Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione ( art. 2 § 1)». «Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona (art. 3)». «Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù (art. 4)». «Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica (art. 6)». «Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un'eguale tutela da parte della legge … contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione (art. 7)». «Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato (art. 9)». «Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese (art. 13 §§ 1-2)». «Ogni individuo ha diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni (art. 14 § 1)». «Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza (art. 15, §§ 1-2)».
Il decreto del governo della vergogna ci colloca fuori da questa logica, da questa civiltà e dalla storia del Diritto, ma è ancora più grave che, per graziosa concessione del Vaticano, la Chiesa intera è dichiarata estranea al Vangelo, a Dio e a Gesù Cristo. Mi chiedo con quale diritto il papa e i suoi portavoce possano chiedere che nella Costituzione UE sia scritto un riferimento esplicito alle «radici cristiane».
I cristiani della base, moltissimi preti, i volontari, le associazioni e le donne e gli uomini di buona volontà si oppongono e si opporranno a questo decreto anche a costo della loro vita e il Vaticano vada in perdizione. Nessuno lo rimpiangerà, tranne il governo Bossisky-Berluskonijad, compagnucci di merende e di abiezione.
venerdì 3 luglio 2009
Massimo Finocchiaro Vergognati!
Approvato il ddl xenofobo e fascista voluto dalla Lega. E la Finocchiaro (foto) non trova di meglio da fare che attaccare Di Pietro e difendere quel pezzo di truciolato impiallacciato che ci ritroviamo come capo dello stato (e pensare che c'è stato un tempo in cui criticavo Oscar Luigi Scalfaro, un garante della costituzione!)
La Finocchiaro (che pure ha criticato la cena «inopportuna») sbotta, infatti, contro il leader
dell’Idv: «Dovrebbe smettere di usare la funzione, il ruolo e la persona del capo dello Stato per dare maggiore forza alle proprie polemiche politiche e, da giurista, dovrebbe conoscere l’indipendenza della Corte costituzionale, l’inamovibilità dei suoi componenti, l’assenza di qualunque strumento di controllo in capo al presidente della Repubblica».