giovedì 30 luglio 2009

Meno male che Silvio c'è...Il presidente fa su e giù

L’occhio del presidente-padrone-operaio-geometra mentre supervisionava un cantiere alle porte dell’Aquila ha visto un montacarichi e si sa, come sente la parola monta - anche nelle forme composte - il nostro ritorna toro, ma essendo temporaneamente sprovvisto di zoccole e circondato solo da nerboruti operai, ha mimato l’atto preferito con un simbolico su e giù col montacarichi.

mercoledì 29 luglio 2009

Ruba un filone di pane e finisce dentro

Aveva rubato un filone di pane 3 anni fa, un senzatetto finisce in cella. Possibile che fra le tante leggi ad Tapponem non ci sia un qualche cavillo che possa offrire una via d’uscita dal carcere a questo disgraziato?...Uhm, vediamo l’emendamento salva processi? No sospende tutti i processi per reati fino al 30 giugno 2002 troppo tardi.. La prescrizione breve (ex-Cirielli)? No, troppo presto…Falso in bilancio? poveretto tutt’al più potrebbe contestare un falso in bilancia sul peso del pane, rogatorie internazionali, no…la legge Cirami sul legittimo sospetto? Si se il giudice fosse il cognato del droghiere.. L’estensione del condono edilizio alle zone protette? (leggi pro Villa Certosa) non credo si possa estendere anche ai cartoni o alle panchine dei giardini pubblici …Tassa sulle successioni legge Gasparri e decreto salva Rete-4? Lodo Alfano con l’ immunità per le 4 più alte cariche dello stato? Si se riuscisse a farsi eleggere presidente del consiglio. Beh, tutto sommato ben gli sta, così la prossima volta impara a rubare solo un filone di pane....

giovedì 23 luglio 2009

Berlusconi dixit

Abbiamo lasciato i telefonini a tutti perchè fin quando sarò presente io non possono accadere cose ineleganti perchè io sono una persona di buon gusto, di cultura e di eleganza.
Allora quello che palpa il culo alle signore in pubblico, urla e si sbraccia ai meeting internazionali, fa le corna nelle foto ufficiali, racconta barzellette oscene e razziste, va in giro con ridicole bandane, offende il primo ministro tedesco e finlandese, vuole andare a salutare il papà dei fratelli Cervi e cita Romolo e Remolo non è lui, è il suo gemello pazzo....

giovedì 16 luglio 2009

Per non dimenticare... Strage di Via d'Amelio, 19 luglio 1992

Anzichè commemorare Paolo Borsellino e il pool antimafia con le parole degli amici e degli onesti, in occasione del prossimo anniversario (19 luglio) della strage di Via D'Amelio, lo vorrei ricordare con un pò di video e articoli di giornale di coloro che, su commissione, attaccarono il pool da Borsellino a Falcone a Caselli e che tuttora (forse grazie ai servizi resi) occupano posti di rilievo nella pubblica amministrazione e c'è n'è uno che è addirittura senatore (più un anziano pduista ex-senatore..)

Per non dimenticarli!...

Chi ha cominciato (Leonardo Sciascia: I professionisti dell'antimafia.. ma Sciascia quanto e come fu pagato per questo articolo?)

Sciascia: Un quaquaraquà

Toh! Chi si risente: Il professionista prezzolato!

Diffamò Caselli e i p.m. di Palermo

Sgarbi - Effetto Serra

Sgarbi Condannare Caselli e riabilitare Andreotti


Intervista a Salvatore Borsellino sky tg24 17 luglio 2009

(Salvatore Borsellino nomina Bruno Contrada....)

(Salvatore parla della trattativa fra stato e mafia, di Nicola Mancino e di nuovo di Bruno Contrada e racconta che Lucia, la figlia di Paolo Borsellino avendolo visto una volta in tv, chiese al padre chi fosse Bruno Contrada "Chi ti ha fatto quel nome? Stai attenta che quello è un nome che basta solo pronunciarlo per morire..." le rispose Paolo Borsellino)
A proposito di Bruno Contrada ... ecco i soliti noti esultare all'indomani della prima scarcerazione di questo degno servitore dello stato (toh, ma chi si rivede fra gli altri? Un tale Sgarbi Vittorio, ma e c'è anche Pecoraro Scanio?...)

Le numerose versioni del tenente colonnello dei cc Giovanni Arcangioli sulla valigetta di Paolo Borsellino e la sparizione dell'agenda rossa..(nella foto l'allora capitano dei cc con in mano la valigetta di Paolo Borsellino pochi attimi dopo l'attentato si allontanta in direzione di Via dell'Autonomia Siciliana) (vedi articolo al link antimafia 2000)

Vittorio Sgarbi (da Wikipedia): Il 7 aprile 1995 legge al TG5 una lettera sui «veri colpevoli» dell'assassinio di don Pino Puglisi, senza rivelare le generalità dell'autore e attribuendola ad un sedicente amico del sacerdote assassinato; la missiva accusava il procuratore Giancarlo Caselli di essere il mandante dell'omicidio e Leoluca Orlando e Michele Santoro di esserne gli esecutori materiali. Secondo quanto riportato da Marco Travaglio, Caselli in vita sua non conobbe mai don Puglisi;in virtù di ciò Sgarbi fu condannato per diffamazione in primo e secondo grado (intervenuta la prescrizione prima della sentenza di Cassazione).

Poco dopo la strage di Capaci, mentre partecipavo ad un dibattito sulla mafia a Milano, un ufficiale dei Carabinieri, assicurandosi che nessuno ascoltasse, mi sussurrò, con un sorriso, questa frase: Lì per lì – lo confesso – la frase non mi piacque molto. La mia prima riflessione, infatti, fu che sbagliava di grosso chiunque pensasse che presiedere una Corte d’Assise (questo facevo allora a Torino) fosse una sorta di prepensionamento. Poi ci ho ripensato e dopo la morte di Borsellino mi è parso di poter cogliere davvero, per la prima volta, il significato di quella frase. Era come se le parole di Borsellino, seppur di fronte alla terribile tragedia della sua morte, volessero indicarmi una prospettiva. Ancora confusa ma non disperata. Una prospettiva che ha certamente contributo a maturare in me la decisione di lasciare Torino per andare a lavorare a Palermo.Di lui mi mancano la sua forza ed il suo coraggio nel denunziare i giuda, gli opportunisti, i voltagabbana ed i conformisti che c’erano ai suoi tempi e a volte si ritrovano anche oggi.Tra gli attacchi subiti a suo tempo da Borsellino e quelli che oggi si perpetrano nei confronti della magistratura non vedo solo un parallelismo, ma vedo vergognose coincidenze. Gli attacchi sono gli stessi per contenuto (professionisti dell’antimafia; uso spregiudicato dei pentiti; pool come centro di potere; uso della giustizia a fini politici di parte…) e spesso persino condotti dalle stesse persone o dagli stessi media. Identica, poi, è la causa scatenante degli attacchi. Falcone e Borsellino furono aggrediti quando cominciarono ad occuparsi dei Salvo, di Ciancimino e dei Cavalieri del Lavoro di Catania. I magistrati che hanno preso il posto di Falcone e Borsellino dopo le stragi del ’92 sono stati attaccati quando, invece di occuparsi soltanto di Riina e soci, hanno cominciato ad occuparsi anche di imputati eccellenti, dell’intreccio fra mafia, politica, affari e istituzioni. Oggi, come allora, si viene aggrediti tutte le volte che si vuole applicare la legge in maniera uguale per tutti, senza privilegi per chi ha denaro e potere. Merita, allora, attenta considerazione la tesi di Salvatore Lupo (cfr. “L’evoluzione di Cosa nostra: famiglia, territorio, mercati, alleanze”, in “Questione giustizia”, bimestrale di Magistratura Democratica, Franco Angeli ed., n. 3/2002, pag. 506) secondo cui nel nostro Paese c’è una “richiesta di mafia”. “Altrimenti non si capisce perché fin dalla sua prima campagna elettorale Forza Italia sia partita con un attacco, che allora nell’opinione pubblica nessuno accettava, alla legge sui pentiti e perché è andata all’assalto della magistratura quando la magistratura era sulla cresta dell’onda. Non si capì perché! Se fosse solo un problema di consenso, un uomo politico non avrebbe fatto quell’operazione”. Era una “operazione per il futuro, perché occorre che domani questa gente, che siete voi magistrati, non ci siate più. Perché domani si arrivi di nuovo a dire: non sappiamo se c’è l’organizzazione mafiosa, comunque sono quattro fessi, non ci interessa”. Si farà luce sui mandanti della strage di via D’Amelio quando saranno scomparsi, a tutti i livelli, i magistrati “scaltri”. Quelli pronti a “riconoscere in teoria la pericolosità della mafia per le sue connessioni col potere politico ed economico”, ma altrettanto pronti “nel momento di passare alle prassi giudiziarie, nel perseguire costantemente la sola ala militare dell’alleanza” Gian Carlo Caselli (cfr. G. Di Lello, “Giudici, cinquant’anni di processi di mafia”, Sellerio, 1994)

p.s.: e man mano che li trovo aggiungerò dei mattoni a questo muro della vergogna

Attraverso lo Specchio: Il mondo alla rovescia

Alice rise: "È inutile che ci provi", disse; "non si può credere a una cosa impossibile.""Oserei dire che non ti sei allenata molto", ribatté la Regina. "Quando ero giovane, mi esercitavo sempre mezz'ora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione."
Non capisco cosa vuoi dire a proposito della 'tua' strada, disse la Regina: “qui tutte le strade sono mie”
“Questo ve l'ho detto tre volte, e perciò è vero”.
"Se viceversa," continuò Tweedledee, "così fosse, potrebbe essere; e se così non fosse, sarebbe; ma dato che non è, non si dà. È logico."


(Da Alice attraverso lo specchio di Lewis Carroll)

Nella realtà capovolta e deformata di questa Italia invece, che da un bel pezzo ormai se ne sta bella paciosa allucertolata (come mi piace la contaminazione fra lingua e dialetto di Camilleri!) sotto il sole di Re Cainano I al di là dello specchio, il bravo giornalista è colui che salmodia un bavoso Te Deum camuffato da domanda (vedi un es. alle voci Franco Gizzi e Davide Pesciarelli del mio post del 10 luglio )


Nell’Italia attraverso lo specchio il cattivo giornalista è colui che pone la domanda “scomoda”, che assolve al suo compito di watchdog del potere

(vedi es. nel link).
L’ennesimo favore fatto dal governo agli evasori e ai ladri con il nuovo condono viene stigmatizzato in conferenza stampa da un giornalista che incalza Tremonti sulla contraddizione fra lo scudo fiscale per i capitali illecitamente esportati all’estero e la dichiarazione di intenti sull'eticità della finanza manifestata al G8 .
E si guadagna sul campo la qualifica di Testa di Cazzo che, visto da quest'altra parte dello specchio, è un’onorificenza, una medaglia al valore del giornalismo!
E naturalmente il testa di cazzo non è italiano (e ti pareva!).

Mi piacerebbe segnalarlo per una medaglia di Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Testa di Cazzo al Merito del giornalismo.

martedì 14 luglio 2009

14 luglio Presa della Bastiglia

Giornata di silenzio contro la pastiglia avvelenata nota come lodo Alfano

venerdì 10 luglio 2009

ritagli fondi e cascami dalle news

Clamoroso: Non è rumeno lo stupratore seriale fermato oggi a Roma!
Le centrali nucleari in Italia non sono più un sogno, ma finalmente una realtà..
G8, l'Iran "condanna" l'Italia: "Usa la forza contro i manifestanti" (Berlusconinejad respinge le accuse)
Chiude il g8 all'Aquila, mitiche le domande dei giornalisti a Berlusconi durante la conferenza stampa:
Franco Gizzi aquilano, rappresentante dell'ufficio stampa di enel ( a Berlusconi che guardava fisso da un'altra parte:"Qui, Presidente, alla sua destra"..) che, a nome di tutti gli aquilani ha ringraziato il premier "per la favolosa intuizione" di organizzare il vertice nel capoluogo abruzzese, "che ci ha fatto sognare" e perchè "trascorrerà le sue preziose ferie a l'Aquila".. trasudava talmene tanto servile entusiasmo da sorprendere persino Berlusconi pur abituato agli zerbini "le faccio io due domande: lei è sicuro di essere un giornalista? Lei è sicuro di sentirsi bene?" Quello della Stampa che tenta di attribuirgli il merito del cambio di posti a tavola che ha messo vicini Gheddafi e Obama...
Davide Pesciarelli del tg 5: MITICO! Una domanda stile marzullesco ..parlando di emozioni.. nell'album fotografico di questo vertice quale istantanea sceglierebbe? si faccia una domanda e si dia una risposta..
Berlusconi ad agosto prenderà casa a l'Aquila perchè, ha detto: "l'occhio del padrone..." (e non era un lapsus freudiano) d'altra parte con quel parterre di servi della conferenza stampa:

giovedì 9 luglio 2009

Un augurio a Berlusconi

Tra l'altro circola anche la solita leggenda metropolitana su questo pezzo... se ascoltato al contrario sembra che dica It's fun to smoke marijuana ;)

martedì 7 luglio 2009

lunedì 6 luglio 2009

La maledizione del Tiepolo imbraghettato si abbatte su SB?

Questa mi era sfuggita! ....leggendo sempre ieri su F.T. un altro articolo su gaffes & cazzate assortite di SB (ne faccio collezione e volevo vedere se ce n'era qualcuna che ignoravo) ho trovato questa, risalente all'agosto scorso. Il SB aveva scelto una riproduzione di un quadro di Giambattista Tiepolo, La Verità svelata dal Tempo :), per abbellire lo sfondo della sala stampa di palazzo Chigi. Il quadro è un'allegoria che raffigura una giovane donna (la Verità) dal seno nudo stretta fra le braccia di un vecchio dalla pelle raggrinzita (Il Tempo, non Silvio!) che tiene in una mano una foglia di palma (simbolo della verità) e guarda accigliato un putto che gli ha appena fregato la clessidra mentre su un lato si vede la menzogna accecata dalla luce della verità. Orbene dato che nelle inquadrature delle telecamere il capoccione semipelato del vecchio grinzoso(Silvio, non il Tempo!) sembrava titillare il capezzolo della Verità, i responsabili dell'immagine del guitto ceronato anzichè consigliarlo sulla scelta quantomeno surreale di accostare la propria immagine a quella della Verità (questa la spiegazione ufficiale sic: "Beh... sì, insomma: quel seno, quel capezzoluccio... Se ci fate caso, finisce esattamente dentro le inquadrature che i tg fanno in occasione delle conferenze stampa") hanno provveduto con due pennellate a dotare di reggiseno la signorina, temendo che la visione della crapa pelata vellicante potesse turbare il sonno dei telespettatori davanti al tg, magari inducendoli ad insani atti di autoerotismo (nelle foto il premier e il ministro carfagna sotto l'affresco prima e dopo)...Questo avveniva un anno fa, quando Noemi era ancora minorenne e ne ignoravamo l'esistenza (noi), prima che la Verità sui baccanali del vecchio grinzoso erotomane fosse svelata.....C'è chi ipotizza che le rivelazioni scandalistiche siano un complotto ai danni di SB, che sia sotto scacco da parte di ignoti nemici interni o esterni , che siano un avvertimento da parte di amici degli amici per patti non mantenuti....
E se fosse invece la vendetta del Tiepolo? (Tiè!)

domenica 5 luglio 2009

Mamma quanto sò strani stì portoghesi...

Apprendo dal Financial Times che, a seguito di questo gesto:


indirizzato a un deputato dell'opposizione durante un dibattito in parlamento, il ministro dell'economia portoghese Manuel Pinho ha rassegnato le dimissioni.....










(nella foto a lato la mia espressione mentre leggo la notizia):




Ma che popolo di moralisti bacchettoni e privi di sense of humor questi portoghesi! Dovrebbero mandare i propri onorevoli in vacanza in Italia ad apprendere le sapide teniche dei nostri parlamentari per esprimere l' italico ottimismo e la nostra joie de vivre!

Nelle foto sopra un esempio di come i ns simpatici parlamentari oltre a lavorare duramente per il bene del paese si concedano anche degli allegri momenti conviviali per festeggiare e fare magari uno spuntino informale, fregandosene delle vetuste e sorpassate regole dell'etichetta


Ancora due allegri momenti nella vita del ns parlamento dove un gesto omologo a quello del ministro portoghese seguito da un beneaugurante sputazzo nei confronti dell'avversario (sotto mentre si accascia per l'emozione) portò all'espulsione per indegnità dello sputazzato (vedi come siamo diversi noi dai portoghesi...) dal partito per non aver reagito con la necessaria dose di autoironia

E ancora l'on. Santanchè saluta birichina gli studenti che protestano davanti Montecitorio



E potevamo mai concludere senza due immagini di colui che rappresenta al meglio tutta l'italianità col suo spirito goliardico di eterno ragazzo e che ci riempe di giusto orgoglio di fronte al mondo intero? (No, che non potevamo. Portoghesi, rosicate, eh?)

p.s.: Qualcuno mi sa spiegare come c...o si fa a mettere le foto secondo un ordine stabilito su sta c.. di piattaforma di blogger? Ne metto una a dx e una a sx e nell'anteprima sembra tutto ok poi quando pubblico il post si allineano come c .. gli pare?

sabato 4 luglio 2009

4 Luglio, Independence Day

Dal sito del Parlamento, riporto i dati della votazione definitiva al senato sulll'infame ddl sicurezza:
Presenti: 285
In congedo o in missione: 12
Numero legale: 156
Maggioranza: 143
Votanti: 284
Favorevoli: 157
Contrari: 124
Astenuti: 3
Al momento del voto definitivo al senato sul ddl sicurezza erano assenti i seguenti senatori del PD: De Castro Paolo e Marcucci Andrea (assenti x congedo o in missione). Le altre assenze nel PD di cui non conosco il motivo: Adragna Benedetto di Agrigento, Bastico Mariangela di Modena, Franco Bruno di Cosenza, Di Girolamo Leopoldo di Terni, Fistarol Maurizio di Belluno, Granaiola Manuela di Viareggio, Crisafulli Vladimiro di Enna e vedi anche qui e Papania Antonino di Alcamo, (Papania Antonio: ha patteggiato davanti il gip di Palermo una pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione per abuso di ufficio. La vicenda risale al ‘98 quando Papania, all’epoca assessore regionale al Lavoro, venne coinvolto in un’inchiesta condotta dalla Procura di Palermo su una compravendita di posti di lavoro. Secondo i magistrati, alcuni esponenti di un sindacato, il Failea, avevano promesso assunzioni a 15 ex detenuti in cerca di lavoro in cambio di somme di denaro che arrivavano fino a 3 milioni di lire. Per queste assunzioni i sindacalisti si sarebbero rivolti a pubblici ufficiali e politici. A Papania che aveva dato lavoro a disoccupati privi dei titoli richiesti dalla legge, i pm avevano contestato il concorso esterno in associazione a delinquere e abuso d’ufficio). Randazzo Antonino (membro comitato italiani all'estero) residente a Melbourne, (visto che gli italiani all'estero possono votare per corrispondenza tanto più immagino lo possa fare un senatore) Sbarbati Luciana residente ad Ancona.
Assenti i senatori a vita: Giulio Andreotti (che era presente e aveva votato no alla fiducia), Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi (in missione), Francesco Cossiga, Rita Levi-Montalcini, Sergio Pininfarina
Tutti presenti in aula invece i 14 senatori dell'IDV.
12 voti in più avrebbero portato da 124 a 136 il totale dei voti contrari, non sarebbero bastati comunque, ma di fronte a un testo di legge illiberale e nazista come questo secondo me bisognava dare un segnale forte di presenza e di compattezza.
Se nel Pd per citare il Crisafulli ("Il mio concetto di legalità", ha detto una volta Crisafulli a Francesco Forgione, deputato di Rifondazione, "è più elastico del tuo") il concetto di eticità fosse meno elastico forse ci sarebbe una sinistra che fa opposizione invece di cercare l'intrallazzo o inciucio.
Riporto inoltre integralmente il testo della lettera di Don Paolo Farinella (se nel Pd ci fossero tanti Don Farinella al posto dei Don con la coppola...)
Il decreto vergognoso del governo della vergogna
di don Paolo Farinella


Come cittadino, come prete e come presidente dell’Associazione “Massoero 2000” di Genova che si occupa di senza fissa dimora, dichiaro la mia totale e ferma obiezione di coscienza allo scellerato decreto dell’ignobile governo italiano, proseguendo la dichiarazione di ieri.

Parte Seconda: La commedia
Genova, 4 luglio 2009. – Parola di Dio! No, della Cei! Anzi del Vaticano! Venghino, signore e signori, la commedia è cominciata. A decreto appena sfornato, ancora caldo e fumante, il responsabile vaticano dei Migrantes osa dire che il decreto «porterà molto dolore»; gli fa eco la Cei che parla a più voci: «Sull’immigrazione non basta l’ordine pubblico ma servono anche politiche volte a favorire l’integra-zione». Il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali della Cei afferma che «di fronte al fenomeno complesso dell’immigrazione, è evidente che una risposta dettata dalle sole esigenze di ordine pubblico - che è comunque necessario garantire in un corretto rapporto tra diritti e doveri - risulta insufficiente'».
Non è il massimo che dovrebbero dire due istituzioni religiose, ma anche un buffetto dato al momento giusto, è significativo e meglio di niente. Le parole fragili e timide erano ancora in aria e non si erano depositate in terra, che come uno sputo a tradimento arriva la dichiarazione ufficiale del portavoce vaticano, Padre Federico Lombardi: «Il Vaticano come tale non ha detto niente sul decreto sicurezza approvato dal governo italiano. Ha parlato monsignor Marchetto [Ufficio Migrantes del Vaticano], ma non mi consta che il Vaticano in quanto tale abbia preso posizione». A noi consta, consta!
Il Vaticano non ha detto niente, non ha preso posizione e il suo niente ha la potenza dirompente della parola esplicita: il governo è al sicuro, Bossi può discettare sui preti che parlano ma non contano niente e Maroni fa spallucce a quelle che definisce «liturgie», cioè rituali vuoti e inutili. Non si è fatto attendere l’esimio fascista La Russa, nonché ministro della Difesa, che, grato pose: «Siamo lieti della precisazione del Vaticano, che mette in rilievo la differenza tra un giudizio, legittimo, di monsignor Marchetto e quello del Vaticano». Obiettivo raggiunto, come si conviene tra compari.
Come volèvasi dimostrare, il cerchio ora è quadrato. Speravamo di ascoltare dal portavoce del papa parole semplici, antiche, parole dal sapore evangelico come «voi non siete più stranieri né ospiti, ma siete concittadini dei santi e familiari di Dio, edificati sopra il fondamento degli apostoli e dei profeti, avendo come pietra angolare lo stesso Cristo Gesù» (Ef 2, 19). Oppure, se ancora il papa e la sua corte non fossero arrivati al Nuovo Testamento, le parole dell’Antico: «perché il Signore vostro Dio … [è] il Dio grande, forte e terribile che non usa parzialità e non accetta regali, rende giustizia all’orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito. Amate dunque il forestiero, perché anche voi foste forestieri nella terra d’Egitto» (Dt 10,17-19) a cui fa eco il Cronista: «nell’agire, badate che nel Signore, nostro Dio, non c’è nessuna iniquità: egli non ha preferenze personali e non accetta regali [= non si lascia corrompere con regali]» (2Cr 19,17).
Abbiamo sentito solo voci di diplomazia da tornaconto, di ossequio servile, di eresia e di apostasia dalle quali prendo le distanze in modo netto e senza paura delle conseguenze. Io, Paolo Farinella prete mi dichiaro «obiettore di coscienza» al decreto 733-B/2009 e al Vaticano che non riconosco come mio Stato e che non mi rappresenta come prete della Chiesa Cattolica, apostolica e universale. Anzi, lo considero una maledizione di Dio sull’intera Chiesa e prego che sprofondi negli abissi della Gehènna.
Avevo facilmente previsto che l’inasprimento del 41-bis nei confronti dei mafiosi, sarebbe servito come foglia di fico per accreditare un governo screditato come tutore di legalità. Le cronache confermano e il diritto è affossato. Di seguito un breve ripasso della Dichiarazione universale dei diritti dell’Uomo (Onu, 10-12-1948) sottoscritta dall’Italia quando era uno Stato di Diritto:

«Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti» (art. 1). «Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione ( art. 2 § 1)». «Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona (art. 3)». «Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù (art. 4)». «Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica (art. 6)». «Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad un'eguale tutela da parte della legge … contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione (art. 7)». «Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato (art. 9)». «Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi Paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio Paese (art. 13 §§ 1-2)». «Ogni individuo ha diritto di cercare e di godere in altri Paesi asilo dalle persecuzioni (art. 14 § 1)». «Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza (art. 15, §§ 1-2)».

Il decreto del governo della vergogna ci colloca fuori da questa logica, da questa civiltà e dalla storia del Diritto, ma è ancora più grave che, per graziosa concessione del Vaticano, la Chiesa intera è dichiarata estranea al Vangelo, a Dio e a Gesù Cristo. Mi chiedo con quale diritto il papa e i suoi portavoce possano chiedere che nella Costituzione UE sia scritto un riferimento esplicito alle «radici cristiane».

I cristiani della base, moltissimi preti, i volontari, le associazioni e le donne e gli uomini di buona volontà si oppongono e si opporranno a questo decreto anche a costo della loro vita e il Vaticano vada in perdizione. Nessuno lo rimpiangerà, tranne il governo Bossisky-Berluskonijad, compagnucci di merende e di abiezione.

venerdì 3 luglio 2009

Massimo Finocchiaro Vergognati!




Approvato il ddl xenofobo e fascista voluto dalla Lega. E la Finocchiaro (foto) non trova di meglio da fare che attaccare Di Pietro e difendere quel pezzo di truciolato impiallacciato che ci ritroviamo come capo dello stato (e pensare che c'è stato un tempo in cui criticavo Oscar Luigi Scalfaro, un garante della costituzione!)
Ecco la menzione di merito guadagnata sul campo dalla Finocchiaro (foto) su Libero:

La Finocchiaro (che pure ha criticato la cena «inopportuna») sbotta, infatti, contro il leader
dell’Idv: «Dovrebbe smettere di usare la funzione, il ruolo e la persona del capo dello Stato per dare maggiore forza alle proprie polemiche politiche e, da giurista, dovrebbe conoscere l’indipendenza della Corte costituzionale, l’inamovibilità dei suoi componenti, l’assenza di qualunque strumento di controllo in capo al presidente della Repubblica».
Finocchiaro dimettiti!

L'unica cosa che mi ha fatto sorridere oggi...cioè ieri

Nel giorno dell'approvazione del ddl di merda questa vignetta di Natangelo sul blog di Marco Travaglio è riuscita a farmi ridere.

mercoledì 1 luglio 2009

Segnalazione

Su invito di Don Paolo Farinella (che prete!) segnalo che: "Giovedì 9 luglio alle ore 23,40 su Rai 3 (trasmissione DOC3) andrà in onda il film «COME UN UOMO SULLA TERRA» come prosecuzione della campagna «Io non respingo». Finalmente un’occasione di civiltà e informazione per tutta l'Italia." sullo stesso blog si può anche firmare la petizione contro i respingimenti dei migranti in Libia.

Giurin Giurella la ricostruzione è bella: Inizia il carosello dei subappalti

Ricordate i sacrosanti impegni presi dalle varie autorità sulla ricostruzione post-terremoto? Vigileremo contro le infiltrazioni malavitose nei subappalti ,mano sul cuore, giurin giurella , croce sul cuore possa morire...?
E l'articolo di Roberto Saviano accorso a L'Aquila per portare la sua solidarietà?
Su l'Unità del 30 giugno leggo su Zorro l'ultimo articolo di Marco Travaglio (che lascia per il Fatto, il nuovo quotidiano diretto da Antonio Padellaro in edicola da settembre) dove, tra le altre cose, dice: "Il governo del malaffare affida i lavori per la prima “new town” nell’Abruzzo terremotato al socio di tre soci del mafioso don Vito Ciancimino". Non ho visto sui quotidiani nessuna clamorosa eco suscitata dalle parole di Travaglio, ma dopo varie ricerche ho trovato questo link ad un articolo su il Blog della Libertà e da quello ho trovato finalmente l'articolo di Repubblica del 29 giugno (che mi era sfuggito, non essendo in prima pagina bensì in cronaca) che titola: L'Aquila, le amicizie pericolose all'ombra della prima new town...
Ma forse stampa e Tv tacciono a causa del monito del Presidente Napolitano: ''Sarebbe giusto, di qui al G8, data la delicatezza di questo grosso appuntamento internazionale, avere una tregua nelle polemiche" anche le sospette infiltrazioni criminali sono da considerasi polemiche? I moniti di Napolitano somigliano sempre di più al motto delle 3 scimmiette.....E Roberto che dice, oltre a segnalare l'intenzione di voler metter su famiglia (Auguri!)?