giovedì 4 giugno 2009

Piano propaganda 2: Stato Avanzamento Lavori

Alfano: Dopo le elezioni il via alla riforma delle intercettazioni. “Cercheremo di non tagliare le unghie ai magistrati inquirenti (anche se quei bastardi m’hanno graffiato tutto il divano nuovo...) ma stiamo valutando, insieme ai Servizi Veterinari, misure per il contenimento delle colonie di magistrati e giornalisti”

Nell'ambito della riforma sulle intercettazioni il prossimo 9 giugno, al voto dell'Aula di Montecitorio, ci saranno il carcere per i giornalisti e le pesanti sanzioni per gli editori . "L'obiettivo è quello di salvaguardare la privacy dei cittadini (le cui iniziali siano S.B., n.d.p.) senza tagliare le unghie ai magistrati inquirenti - ha detto Alfano- Di questo strumento si è fatto abuso e la spesa è andata fuori controllo, occorre fissare regole che siano davverro osservate - prosegue - Il codice dice che si possono disporre le intercettazioni se sono 'assolutamente indispensabili per la prosecuzione delle indagini'. Ma evidentemente c'è stato un abuso della norma che ha portato a una spesa fuori controllo. Spero che il ddl sia approvato in tempi rapidi". (da AdnKronos)

4 commenti:

Unknown ha detto...

Finalmente! Fino ad oggi ogni volta che stavo a telefono ero terrorizzato dall'immaginarmi Woodcock che origliava cercando di incastrarmi in qualche fantasioso intrigo -.-

C'è finalmente giustizia ANCHE per noi comuni sudditi.
Lunga vita al Re! :S

patri ha detto...

E adesso i nostri già pavidi giornalisti, con la minaccia dell'arresto quando mai si azzarderanno a far trapelare le notizie sugli scandali commessi dai nostri incorruttibili politici?

Unknown ha detto...

Potranno offrire i loro servigi al fine di prestare maggiore copertura mediatica alle sagre paesane. In questo modo l'Italia si valorizzerà, esaltando le tradizioni locali. Quasi quasi lo vado a dire a quelli della Lega, ci andrebbero a nozze con un discorso del genere.

Tristezza a palate ._.

patri ha detto...

E i giornalisti che hanno ancora un pò di sanità di giudizio continuano a parlare al massimo di dittatura soft, che aspettano l'olio di ricino e il manganello per dire che ormai siamo un paese a democrazia limitata?